Descrizione

Comune collinare, di origine gallo-romana, la cui economia ha subìto in tempi recenti un notevole sviluppo industriale, pur mantenendo intatta una tradizionale vocazione agricola. La comunità dei garbagnatesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media ed è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Brongio, Fornace, Ruscolo, Tregiorgio, e Zona Industriale. Il comune fa registrare una forte espansione edilizia e il territorio presenta un profilo altimetrico tipico delle zone collinari, con una altitudine massima di 345 metri ed una minima di 260 metri sul livello del mare. L'abitato risente delle stesse caratteristiche del territorio, adagiandosi tra i dolci declivi collinari in una gradevole posizione panoramica. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1977, si rappresenta il monastero dei Santi Nazaro e Celso accostato, in un cantone dello scudo, da una rosa con una spiga e una pannocchia d'oro incrociate.

Comune collinare, di origine gallo-romana, la cui economia ha subìto in tempi recenti un notevole sviluppo industriale, pur mantenendo intatta una tradizionale vocazione agricola. La comunità dei garbagnatesi presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media ed è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località Brongio, Fornace, Ruscolo, Tregiorgio, e Zona Industriale. Il comune fa registrare una forte espansione edilizia e il territorio presenta un profilo altimetrico tipico delle zone collinari, con una altitudine massima di 345 metri ed una minima di 260 metri sul livello del mare. L'abitato risente delle stesse caratteristiche del territorio, adagiandosi tra i dolci declivi collinari in una gradevole posizione panoramica. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del 1977, si rappresenta il monastero dei Santi Nazaro e Celso accostato, in un cantone dello scudo, da una rosa con una spiga e una pannocchia d'oro incrociate.

Storia

L'etimologia del toponimo è da ricondurre al nome latino GARBUS, il cui significato indica una distesa erbosa. La seconda parte del nome verrebbe collegata, invece, alla struttura di un monastero fatto costruire nella località di Tregiorgio nell'ottavo secolo e attualmente del tutto distrutta. Inizialmente il territorio comunale fu dominio della pieve d'Oggiono, che era legata alla diocesi di Milano, e, successivamente, passò alla pieve di Incino. Durante il Medioevo il territorio entrò a far parte dei beni del monastero benedettino di S. Martino. Dopo alcuni anni fu ceduto alle due famiglie dei Corbetta e dei D'Adda. Solo nel XVII secolo l'infeudazione fu riscattata. Per quanto riguarda la storia successiva del borgo, non si registrano eventi di notevole importanza. Interessante, sotto il profilo storico-artistico, è l'oratorio dedicato ai Santi Nazaro e Celso: la costruzione risale al XII secolo ed è in stile romanico; l'edificio ha una pianta rettangolare con un campanile dalle linee rococò. Nel XIX secolo vennero alla luce una cappella liturgica d'argento, che conteneva le reliquie dei Santi, e una tomba barbarica. La piccola chiesa conserva, all'interno, un affresco del XVI secolo che raffigura la "Madonna che allatta il Bambino". Un'altra chiesa parrocchiale si trova in località Brongio ed è dedicata a S. Bernardo. La struttura si compone di una cella campanaria che risale al XVI secolo e presenta all'interno un affresco coevo che raffigura S. Rocco.

L'etimologia del toponimo è da ricondurre al nome latino GARBUS, il cui significato indica una distesa erbosa. La seconda parte del nome verrebbe collegata, invece, alla struttura di un monastero fatto costruire nella località di Tregiorgio nell'ottavo secolo e attualmente del tutto distrutta. Inizialmente il territorio comunale fu dominio della pieve d'Oggiono, che era legata alla diocesi di Milano, e, successivamente, passò alla pieve di Incino. Durante il Medioevo il territorio entrò a far parte dei beni del monastero benedettino di S. Martino. Dopo alcuni anni fu ceduto alle due famiglie dei Corbetta e dei D'Adda. Solo nel XVII secolo l'infeudazione fu riscattata. Per quanto riguarda la storia successiva del borgo, non si registrano eventi di notevole importanza. Interessante, sotto il profilo storico-artistico, è l'oratorio dedicato ai Santi Nazaro e Celso: la costruzione risale al XII secolo ed è in stile romanico; l'edificio ha una pianta rettangolare con un campanile dalle linee rococò. Nel XIX secolo vennero alla luce una cappella liturgica d'argento, che conteneva le reliquie dei Santi, e una tomba barbarica. La piccola chiesa conserva, all'interno, un affresco del XVI secolo che raffigura la "Madonna che allatta il Bambino". Un'altra chiesa parrocchiale si trova in località Brongio ed è dedicata a S. Bernardo. La struttura si compone di una cella campanaria che risale al XVI secolo e presenta all'interno un affresco coevo che raffigura S. Rocco.

Economia

La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria, che è molto sviluppata soprattutto nel comparto metallurgico e in misura minore in quelli edile, tessile e chimico. Importanti sono anche alcune aziende che operano nel comparto della lavorazione della carta ed in quello dell'industria calzaturiera e, trovandoci in Brianza, non poteva mancare l'industria del mobile, che affianca la produzione di cicli e motocicli. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali. Anche il settore zootecnico assume un ruolo rilevante nell'economia locale, con l'allevamento di bovini, suini ed avicoli. Il terziario può contare soltanto sulla rete distributiva, di normali dimensioni: non sono presenti attività come il servizio bancario e la consulenza informatica come mancano le strutture sociali. Nelle scuole del posto è possibile ricevere l'istruzione primaria e la presenza della biblioteca consente l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive non offrono il soggiorno ma soltanto la ristorazione. La mancanza della farmacia e delle altre strutture sanitarie costringe la comunità a far riferimento ad altri centri.

La più importante fonte di reddito è costituita dall'industria, che è molto sviluppata soprattutto nel comparto metallurgico e in misura minore in quelli edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e chimico. Importanti sono anche alcune aziende che operano nel comparto della lavorazione della carta ed in quello dell'industria calzaturiera e, trovandoci in Brianza, non poteva mancare l'industria del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>, che affianca la produzione di cicli e motocicli. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di cereali. Anche il settore zootecnico assume un ruolo rilevante nell'economia locale, con l'allevamento di bovini, suini ed avicoli. Il terziario può contare soltanto sulla rete distributiva, di normali dimensioni: non sono presenti attività come il servizio bancario e la consulenza informatica come mancano le strutture sociali. Nelle scuole del posto è possibile ricevere l'istruzione primaria e la presenza della biblioteca consente l'approfondimento culturale. Le strutture ricettive non offrono il soggiorno ma soltanto la ristorazione. La mancanza della farmacia e delle altre strutture sanitarie costringe la comunità a far riferimento ad altri centri.

Relazioni

Nei rapporti con i centri limitrofi prevale una netta tendenza centrifuga anche se negli ultimi anni lo sviluppo dell'industria ha offerto occasioni di lavoro anche a pendolari provenienti dai comuni vicini. Il lago di Pusiano e il Parco della Valle del Lambro, che si trovano nelle immediate vicinanze, costituiscono l'unico polo di attrazione per quei pochi turisti che decidono di trascorrere qualche momento di tranquillità a contatto con la natura, che qui è ancora incontaminata. I Patroni, i Santi Nazaro e Celso, vengono festeggiati il 28 luglio.

Nei rapporti con i centri limitrofi prevale una netta tendenza centrifuga anche se negli ultimi anni lo sviluppo dell'industria ha offerto occasioni di lavoro anche a pendolari provenienti dai comuni vicini. Il lago di Pusiano e il Parco della Valle del Lambro, che si trovano nelle immediate vicinanze, costituiscono l'unico polo di attrazione per quei pochi turisti che decidono di trascorrere qualche momento di tranquillità a contatto con la natura, che qui è ancora incontaminata. I Patroni, i Santi Nazaro e Celso, vengono festeggiati il 28 luglio.

Località

Brongio, Fornace, Garbagnate, Tregiorgio

Brongio, Fornace, Garbagnate, Tregiorgio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Garbagnate Monastero rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.